• Il giardino in crescita

    Mauro Fusar Poli

    Ogni giorno mio nipote cresce,
    con occhi grandi che tutto osservano,
    ogni attività, ogni smorfia per lui è nuova,
    e io lo guardo meravigliato.
    Vorrei fosse così per me ancora una volta,
    ritrovare lo stupore in ogni gesto,
    riscoprire il mondo con innocenza,
    ogni abbraccio dato con sincero affetto.
    Il suo cuore è un giardino in fiore,
    e io sono grato di coglierne i profumi,
    vorrei la sua curiosità, a volte la perdo,
    nel silenzio della routine che mi assorbe.
    Insieme camminiamo lungo i suoi passi,
    una crescita condivisa, mano nella mano,
    e mentre lui impara a conoscere il mondo,
    io imparo a vederlo con occhi rinnovati.
  • Genitori

    Mauro Fusar Poli

    Tra le braccia intrecciate della quercia antica,
    sotto il manto stellato della notte serena,
    due uccelli, cuori uniti in armonia,
    nel nido d'amore, la loro casa ogni sera.
    Come il ruscello che abbraccia la valle,
    scorrono i giorni e gli alberi crescono beati,
    tra sussurri d'affetto fra le frasche,
    e sguardi assolati donati e amati.
    Scorre la danza dei giorni, genitori cari,
    nella vostra guida amore e saggezza non si pèrdono,
    il vostro abbraccio mi cinge di rami,
    che nella tempesta si piegano e non cedono.
    E così, io prometto come il fiume al mare,
    di portare il vostro esempio, lucido e iniziatore,
    di onorare l'eredità, fiero di amare
    e mostrar quanto io sia grato,
    come l'ape al fiore.
  • Randagia

    Mauro Fusar Poli

    Una gatta immobile sotto la pioggia sottile,
    come una sentinella della notte.
    Le sue striature, simili a comete fuggenti,
    riflettono il cielo come metallo argentato.
    I suoi occhi brillano d'aurora boreale,
    scrutano la Via Lattea come un telescopio antico.
    Torna in sé dopo il viaggio stellare,
    va a perdersi nell'ombra a lei leale.
  • A mia nonna

    Gaia Incarbone

    L’aria fresca del balcone, la terra per le piante; 
    ogni orologio d’oro ed il legno nelle ante.
    Il fuoco del pentolone, l’acqua per il composte;
    ogni vecchio ghirigoro, il burro caldo nelle paste.
    E poi colori e profumi, ed una lunga gonna;
    a questo penso quando mi chiedono: “Come sta la nonna?”

    E poi penso alle dita delle mani: intrecciate,
    come tutti i tuoi ricordi nelle tante storie,
    O come le voci e le note nelle tue ballate:
    memorie conservate e regalate come un fiore.

    Il mondo da là fuori corre: veloce e distratto;
    ed il rischio è poi di perdersi di tanto in tanto.
    Ma qui dentro il tempo è diverso: fa da capanna;
    e protegge e non si affanna e non ti inganna.

    Perciò oggi ti diciamo: grazie nonna!
  • Sei abbastanza

    Mauro Fusar Poli

    Tu non sai, forse,
    quanto mi hai dato:
    nei giorni più bui,
    quante montagne hai appianato.
    Pensi di non avere talenti,
    di non saper brillare;
    ma aiutare è l’arte più rara,
    e tu ne sei maestra.
    Posso solo amarti
    per darti il grazie che meriti,
    perché la tua luce io la vedo,
    e mi scalda – dal torpore mi salva.
    Perdonati, e accogli quel che dico:
    sei abbastanza!
  • Cura

    Mauro Fusar Poli

    Il cuore si frantuma,
    ogni volta che il tuo viso delicato
    è assediato dal dolore.
    Non ho una cura, lo so,
    solo palliativi:
    amore, abbracci, risate,
    ma vorrei ricrearti, rigenerarti.
    Sono pronto a darti la mia salute,
    una parte, perché so che non accetteresti
    di vedermi privato del mio respiro.
    Voglio che i tuoi occhi grandi,
    come il tuo cuore, possano riflettere
    gioia, allegria,
    la bellezza di cui sei capace.
    Ti offro tutto ciò che sono,
    nella speranza
    che basti a sollevarti.