Gaia Incarbone
L’aria fresca del balcone, la terra per le piante;
ogni orologio d’oro ed il legno nelle ante.
Il fuoco del pentolone, l’acqua per il composte;
ogni vecchio ghirigoro, il burro caldo nelle paste.
E poi colori e profumi, ed una lunga gonna;
a questo penso quando mi chiedono: “Come sta la nonna?”
E poi penso alle dita delle mani: intrecciate,
come tutti i tuoi ricordi nelle tante storie,
O come le voci e le note nelle tue ballate:
memorie conservate e regalate come un fiore.
Il mondo da là fuori corre: veloce e distratto;
ed il rischio è poi di perdersi di tanto in tanto.
Ma qui dentro il tempo è diverso: fa da capanna;
e protegge e non si affanna e non ti inganna.
Perciò oggi ti diciamo: grazie nonna!