Mauro Fusar Poli
Aspro sorge al ciglio del tempo,
forte di frutti che il gelo accarezza.
Lenti maturano, dolcezza raccolta,
dove il gioir s’insempra e mai si spezza.
Non brucia d’ardore che tutto consuma,
ma cresce nel soffio di chi sa aspettare.
Nel ramo che il druido sceglie e profuma,
vive il sapere di chi sa dell’amare.
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