Cuore Verde

Mauro Fusar Poli

Non ho il pollice verde,  
ma il cuore sì,
che batte al ritmo del vento tra le fronde.
Non so far crescere piante in piccoli vasi,
ma mi immergo in boschi incantati,
là dove l'aria si colora di luce
e le radici affondano nei sogni.


Mi bagno di foglie cadenti,
gialle come un tramonto,
e sotto la loro pioggia asciutta,
mi rinfresco,
come se ogni loro caduta
fosse un dono, una carezza.


Gli alberi respirano per me,
i loro racconti sono sussurri che riempiono il tempo,
mi parlano dei giochi fatti con la luna
e delle storie d'amore con le stelle.
Rabbrividiamo insieme
quando l'autunno canta la sua ballata,
mentre le fronde danzano.


Vorrei abitare in un tempo senza ore,
dove il sole sorge solo per scomparire tra le radici.
Vorrei invecchiare con loro,
diventare rugoso, nodoso,
fino a confondermi con la corteccia,
parte del tronco,
parte del tutto.
Radicarmi,
e scomparire nel verde,
eterno, silenzioso,
felice.

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