Canzone per unə amicə

Gaia Incarbone

Sediamoci nel bosco e dimmi a ciò che pensi;
poi scarta il tuo regalo, leggendo questi versi.
Sotto i grandi laghi plumbei e sopra i cieli tersi,
accenderemo insieme i tuoi ventotto incensi.

Ma mentre ti fai donna e musa della brezza,
un vento, d’amianto avverso, corre sulla terra:
E tutto ciò che sfiora, diventa pietra grezza
Ma che possiamo fare, se questo mondo è in guerra?

Io temo non bastino le nostre parole;
ma tra gatti accoccolati, tu raccogli storie:
con quelle tue mani, tanto tanto piccole,
che mai strapperebbero anche un solo fior

Ma tu dici: “Non ho ancora forma, non ho più colore!”;
E non vedi che sei prisma multiforme di splendore?
Perciò io qui ti auguro, la vita e poi l’amore…