Mauro Fusar Poli
Esco, lasciandoti i miei occhi,
indossando i tuoi per scrutare il mondo
ed allenarli a nuove prospettive.
Ti lascio un abbraccio
appeso alla porta, dolce promemoria
della nostra vicinanza anche da lontani.
Un bacio sul cuscino,
affinché la mattina possa portare
il mio affetto quando esci dai sogni.
Tu regalami la tua voce,
che chiama il mio nome con i tuoi modi,
così i palazzi non sono più labirinti,
ma diventano sentieri noti,
e mentre cammino, mi perdo
solo per ritrovare casa tra le tue parole.